Anche se è un bel pezzo che non carichiamo più aggiornamenti o news volevamo informarvi che c'è ancora un gruppo attivo di sei coppie che sta lavorando all'obiettivo di riaprire la Casa di SCEF e che ci crede moltissimo!

Chi siamo?

Oltre alle 3 coppie storiche che conoscete tutti, Lutteri, Rossi e Rosatti, formano il gruppo altre 3 coppie più giovani con figli in età scolare o prescolare. Due di queste erano già attive alla Casa di SCEF in Via Rosmini, Carla e Riccardo Infanti e Silvia e Alessandro Marinetti, ed una è una new entry che si è aggiunta all'inizio di quest'anno pastorale portando una ventata di entusiasmo: Giulia e Andrea Bergonzini. Al momento siamo questi, ma approfittiamo subito per dire che il nostro non è un gruppo chiuso e che se qualche altra coppia, meglio ancora se giovane, volesse aggiungersi siamo pronti ad accoglierla a braccia aperte!!! Basta che ci contatti in qualche modo.

A completare il quadro, comunque, ci sono anche i Cima che sostengono la nostra azione sotto il profilo della gestione economico-amministrativa e il Vescovo e il suo Vicario che fanno il tifo per noi e ci offrono un po' di supporto!

Cosa stiamo facendo?

Beh, stiamo lavorando secondo due direzioni: da una parte sui contenuti che torneranno utili quando riapriremo, ma che in primis sono fonte di crescita per le nostre coppie già adesso. In particolare il tema che stiamo approfondendo è quello della corporeità. La seconda direzione del nostro impegno è ancora la ricerca di una nuova location.

Relativamente a questo non vi nascondiamo che è stata molto più complessa di come ci era stata presentata in un primo momento. Anche le ultime due soluzioni a cui abbiamo creduto a lungo alla fine si sono rivelate un buco nell'acqua. Dunque, adesso? Stiamo preparando la richiesta per ottenere un appartamento in prestito per un paio di anni.  La proprietà dell'appartamento è di una Parrocchia del centro città. È già da novembre che stiamo dietro a questa richiesta e ormai mancano solo pochi passaggi per formalizzare la domanda che consegneremo ufficialmente nei prossimi giorni. Non si tratta della sistemazione ideale, ma ci permetterebbe almeno di avere un luogo fisico in cui riprendere i contatti con le famiglie che gravitavano attorno alla Casa di Via Rosmini e coagulare le forze attorno ad un eventuale progetto di ristrutturazione di un immobile adatto. Anche su questo stiamo già seguendo una pista, ma permetteteci di tenere in proposito uno scaramantico riserbo, almeno per adesso. Speriamo di potervene parlare presto guardandoci negli occhi! Nel frattempo, appena avremo una risposta dalla Parrocchia interpellata vi aggiorneremo nuovamente.

Più o meno questa è la sintesi che dovevamo già da tempo a chi nella Casa ci ha creduto e ci ha lasciato un pezzetto del suo cuore. Scusateci per il ritardo e ache voi lasciateci ogni tanto qualche messaggio che ci faccia sentire di non essere soli a combattere questa battaglia. Grazie!