Si dice comunemente che la televisione porta in casa il mondo.
È strano: generalmente non si fa entrare in casa il primo che passa per strada, e ai bambini, se sono soli, si dice di non aprire a nessuno. Alla televisione, invece, lasciamo portare in casa chiunque, specie se i bambini sono soli.
Già da piccoli affidiamo loro il telecomando e magari, per non avere troppe discussioni, prendiamo un secondo apparecchio e lo mettiamo proprio in camera dei ragazzi. Così le beghe sono finite.
Se anche a casa vostra le cose stanno così, certo non sarà facilissimo cambiare abitudini, ma una settimana di "SPEGNI LA TIVU' ... ACCENDI LA FAMIGLIA" può far nascere una consapevolezza diversa e dunque un rapporto nuovo con la televisione. Purché ci pensiamo subito, prima di riaccendere il televisore.
Se la settimana è stata speciale, o anche solo positiva, sarete i primi a voler vivere ancora i momenti trascorsi a progettare, costruire, giocare, leggere, cantare ed esplorare la natura. Ma per questo avrete bisogno di tempo.
Una televisione accesa indiscriminatamente vuol dire tempo che passa senza nemmeno accorgersene. Ma soprattutto la tivù è bravissima a spegnere ogni voglia di fare, perché fa lei, e anche bene.
Allora la prima cosa è stabilire delle nuove regole che permettano di guardare la "tele", ma anche di fare altre cose. Una sorta di contratto patteggiato tra i vari membri della famiglia: da rispettare e far rispettare.
Ve ne proponiamo uno da discutere e adeguare alle vostre esigenze.
Un primo adattamento sarà naturalmente di riscrivere nuove regole anche per la riaccensione di tutti gli altri "schermi" presenti in casa! Ma il senso resta lo stesso: ritagliare dei tempi per smartphone, tele, tablet, pc, ecc.. ma salvaguardando dei tempi anche perchè la famiglia si ritrovi e i suoi membri passino del tempo insieme in modo creativo.
IL NOSTRO CONTRATTO
