Una giornata da pastori

Come i pastori un tempo, oggi ti adoriamo noi!

Questa proposta è per gente coraggiosa che non teme di uscire dal binario delle consuetudini. È davvero ideale per famiglie con bambini!

Ma anche per i genitori è un'esperienza unica: permette di vivere il Natale con i propri figli non come ricordo di un fatto lontano nel tempo, ma come un evento di salvezza che accade per noi oggi: lo si sperimentai così, senza tante parole, vivendo la giornata in modo originale, allegro e simpatico.

In effetti, per noi che l'abbiamo vissuto, si è trattato di un vero e proprio "ritiro spirituale formato famiglia" nel giorno di Natale a casa nostra.

 

Ed ecco l'idea: Dal risveglio del mattino, al finire della giornata noi siamo...  i pastori del presepio! Questa notte Gesù è nato per noi! E questo è il leit motiv che ogni famiglia può sviluppare secondo la sua fantasia e il suo stile.

Noi l'abbiamo realizzata così

Noi, mamma e papà, vestiti da pastori svegliamo i bambini rivolgendoci a loro come a degli altri pastori; li svegliamo con canti natalizi e frasi del tipo "Su, svelti, l'angelo ci ha dato una notizia strepitosa...", "Sapete cosa è successo questa notte?...", "Su alzatevi! Andiamo a vedere!"  La loro reazione? Stupore, curiosità, eccitazione! 

  • I bambini si vestono da pastori: ci sono vestiti e copricapo anche per loro. Il clima è già creato. Senza bisogno di aggiungere altro, siamo contemporanei alla nascita di Gesù!
  • Con lanterne accese e canti gioiosi andiamo come in una bella processione scomposta e caotica davanti al presepio.
  • L'annuncio dell'angelo si ripete davanti al presepio, ma noi non siamo più esterni: ne facciamo parte. Un momento di riflessione guidato da papà, una preghiera spontanea (è facile per tutti se diciamo "grazie Gesù per ..." e "scusa Gesù per ..."), tutte le canzoni che hanno imparato per le varie recite del periodo come dedica a Gesù bambino, il Padre Nostro facendo una catena con le nostre mani e ... l'annuncio si fa sosta davanti al Bambinello, si fa contemplazione, si fa preghiera.
  • Sotto all'albero c'è anche un regalo da scartare: è un gioco su Gesù da fare tutti insieme attorno al tavolo. È forte perché i bambini si sono talmente immedesimati nella parte che mentre si gioca nascono spontanee riflessioni preziose per tutti. Quello che noi abbiamo preparato per loro ce lo restituiscono 100 volte tanto: è il nostro centuplo,  quello che ci ha promesso il Signore.
  • Ma... si sta avvicinando l'ora di pranzo e nessuno mette niente sui fornelli. Come mai? Serpeggia un po' di preoccupazione che non accenna a diminuire quando rispondiamo con naturalezza che i pastori si cibano di pane e formaggio. Niente di speciale per il pranzo di Natale?! Questo sì che preoccupa. Non ci facciamo corrompere dalle "proteste",  restiamo nel gioco e andiamo tutti insieme in cucina a tagliare cubetti di formaggio e cubetti di pane che poi tostiamo in padella. Ebbene sì, l'avete già capito: il pranzo di Natale è... la fonduta di formaggio! Altro momento indimenticabile della giornata, divertentissimo,  conviviale. Oltre al formaggio si sono sciolte anche tutte le riserve lasciando spazio alla condivisione dei pensieri e della felicità.fonduta

Il pomeriggio è passato tra canti, giochi, visite, incontri.... e alla fine anche tutto questo l'abbiamo portato davanti a Gesù Bambino sostando ancora davanti (o forse dovrei dire "nel") presepe raccontandogli il resto della nostra giornata: ormai anche lui è uno di famiglia. Non è questo il vero senso del Natale? 

Giornata memorabile! Siate coraggiosi. Provate anche voi. Essere lieti nel Signore non ha prezzo!

 

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