Spegni la tv. Accendi la famiglia

Originale tipo di digiuno.

SPEGNERE LA TV PER UNA SETTIMANA.

Una proposta lanciata anni fa dal Centro di Pastorale Familiare in sinergia con l'Ufficio di Comunicazioni Sociali della Diocesi e ancora attuale se oltre alla Tv si spengono anche altri schermi che nel frattempo si sono diffusi nelle nostre case. La ripeschiamo e la carichiamo sul web in questo tempo quaresimale che, come dicevano gli ideatori, è un tempo che si presta in modo particolare all'iniziativa.

SPEGNERE LA TIVÙ, PERCHÉ? Questo è il punto.

Certo non perché la TV sia «il Mostro». Piuttosto per verificare l'importanza che ha assunto nella nostra vita quotidiana.

E per scoprire un modo nuovo di essere famiglia. Con i ritmi convulsi di oggi, il dialogo ha spazi sempre più ridotti e la televisione può diventare perfino un alibi per non affrontare, dopo i problemi del lavoro, anche quelli, inevitabili, di casa.

Di più: per stimolare l'iniziativa personale creativa, manuale e intellettuale. I ragazzi denunciano sempre minori abilità manuali? Quanto a capacità di concentrazione e di attenzione, poi, è meglio non parlare? Impegnarsi in lavori che richiedono attenzione e costanza per alcune giornate o addi­ rittura settimane, può aiutare a cambiare le cose.

E poi, magari, scoprire il piacere di leggere e di giocare in modo nuovo. O forse antico. Prendersi il tempo per pensare agli altri: addirittura a persone che non avremmo mai conosciuto. Con tutto questo, sembrerà incredibile, l'obiettivo più importante è quello di poter riaccendere il televisore: con una consapevolezza  nuova, un significato più vero, e la voglia di utilizzarlo al meglio.

Naturalmente per ottenere tutto questo non basta spegnere la televisione.

Bisogna colmare il vuoto lasciato dall'apparecchio spento e vincere l'inerzia abituale. Ognuno in realtà è in grado di trovare cose da fare o da leggere, in alternativa. C'è una riserva mentale, e forse anche materiale, in cui accantoniamo sogni, progetti, libri e lavoretti. È la volta buona per tirarla fuori.

Ma basta, poi, una settimana perché i bambini imparino ad amare i libri, i genitori trovino il tempo per leggerli o la voglia di giocare? e i ragazzi scoprano interessi entusiasmanti quanto e più di un cartone animato o di un telefilm?

Evidentemente no. La settimana ha il valore di un tempo forte, in cui il cessare di una attività dà modo ad altre esperienze ed esigenze di venire alla luce. È un esperimento i cui frutti potranno maturare lungo il corso di settimane più "normali", che sappiano mantenere gli spazi vivi sperimentati a video spento.

Il tempo pasquale a cui andiamo incontro si presta in modo particolare all'iniziativa. È un tempo di festa che va annunciato e preparato anche con segni esteriori.

Le proposte concrete che indichiamo in questa sezione, vogliono andare incontro all'impegno dei genitori in questa settimana, ma hanno più che altro funzione di esempio, lasciando alla vostra fantasia e alla vostra esperienza quotidiana le iniziative da mettere in campo.

Non pensate però di dover riempire a tutti i costi il tempo rimasto vuoto: momenti di autentico "ozio", di silenzio e di solitudine sono il terreno in cui si rigenera la persona e fiorisce la creatività.

Buona settimana!

UN CALEN-DIARIO per ricordare questa settimana

QUESTIONARIO DI VERIFICA dell'esperienza

 

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