Contributo degli "Sposi in preghiera" del martedi sera (24/11/2015)
Laudate omnes gentes, laudate Dominum,
Laudate omnes gentes, laudate Dominum
DIALOGO INTRODUTTIVO
(dalla preghiera per il Sinodo, maggio 2014 -modificato-)
Lei: Annunciare oggi il Vangelo del matrimonio e della famiglia, in modo particolare alle nuove generazioni, significa riscoprire che lo sviluppo dell’uomo non è misurabile sulla base del progresso tecnologico, ma sulla crescita della capacità di dono di sé.
Lui: Ecco perché occorre riscoprire le radici sponsali della persona umana, quello che San Giovanni Paolo II definisce il sacramento primordiale.
Lei: La radice “spons” significa “promessa”, promessa di dono, del dono di sé. Il nostro corpo sessuato è una promessa di dono. Siamo fatti per essere dono.
Lui: Fuori dalle anguste strettoie dell’individualismo che ci vorrebbe contagiare, noi possiamo annunciare che non esistono individui che possono realizzarsi restando chiusi in sé stessi. Questa è la buona notizia: ogni persona è sponsale, promessa di sé all’altro.
Lei: La famiglia mostra il disegno originario di Dio sull’amore umano: Dio ha creato il maschio e la femmina perché nella loro reciprocità mostrassero la bontà della differenza. Vogliamo invocare la luce dello Spirito perché ci aiuti a vivere questo disegno e perché ci indichi come essere accanto alle persone che percepiscono questo stesso disegno come un giudizio sulla loro situazione esistenziale.
Canto: Vieni, Spirito d’amore
DAL LIBRO DELLA GENESI (1, 26-27)
E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
RIFLESSIONE: “Maschio e femmina li creò”
(da “Sposi e Bibbia” di Lorenzo Zani, pagg 35-36)
L’essere umano è creato come maschio e come femmina: è a immagine e secondo la somiglianza di Dio nella dualità di maschio e di femmina. Proprio nella loro essenziale unità e differenza l’uomo e la donna costituiscono ed esprimono insieme l’immagine di Dio.
Essere uomo o essere donna non è una cosa secondaria per la persona umana. All’origine della differenza di genere tra l’uomo e la donna c’è un progetto di Dio. Se Dio ha creato l’uomo maschio e femmina, vuol dire che la differenza sessuale, intesa come diversificazione dell’uomo e della donna e come bisogno di reciproca integrazione, è voluta da Dio. Il fatto che esiste il maschio diverso dalla donna e che proprio in forza della diversità i due esseri si cercano e si completano, corrisponde a un piano di Dio. La differenza di genere ci ricorda una realtà fondamentale: l’uomo completo è l’uomo che vive nella comunionalità, nella relazione, nella coppia, nella famiglia.
Essere uomo per la Bibbia significa essere persona, cioè essere in relazione, essere per l’altro e con l’altro. Nella misura in cui nella storia l’uomo e la donna sviluppano reciprocamente la loro struttura dialogica, manifestano l’immagine di Dio. Non c’è posto per Narciso che si specchia da solo nell’acqua: l’uomo che si specchia solo nella propria immagine annega. La dialogicità tra maschio e femmina apre al dono, all’amore, alla fecondità, rendendo visibile così l’immagine di Dio che è amore che si dona. (…)
Dall’udienza generale di Papa Francesco (2 aprile 2014)
“L’immagine di Dio è la coppia matrimoniale: l’uomo e la donna; non soltanto l’uomo, non soltanto la donna, ma tutti e due. Questa è l’immagine di Dio: l’amore, l’alleanza di Dio con noi è rappresentata in quell’alleanza fra l’uomo e la donna. E questo è molto bello! Siamo creati per amare, come riflesso di Dio e del suo amore. E nell’unione coniugale l’uomo e la donna realizzano questa vocazione nel segno della reciprocità e della comunione di vita piena e definitiva.
Quando un uomo e una donna celebrano il sacramento del Matrimonio, Dio, per così dire, si “rispecchia” in essi, imprime in loro i propri lineamenti e il carattere indelebile del suo amore. Il matrimonio è l’icona dell’amore di Dio per noi”.
MEDITAZIONE SILENZIOSA
PREGHIERA: Maschio e femmina li creò (Gen 1,27):
Le radici sponsali della persona umana
(di don Paolo Gentili e Tommaso e Giulia Cioncolini -modificata-)
O Spirito Santo,
fa risplendere nei legami familiari
la bellezza delle radici sponsali della persona umana,
la bontà della differenza sessuale
e la sapienza di Colui che "...maschio e femmina li creò...",
affinché la nostra CASA sia rischiarata dalla tua luce.
Spirito Santo Vieni
Risplenda la tua luce con particolare forza
nelle FAMIGLIE in cui un figlio o una figlia
scopre di avere un orientamento sessuale “diverso”;
con il tuo sostegno i genitori sappiano vivere con serenità la relazione con i figli, certi che solo dall’amore può venire l’aiuto.
Spirito Santo Vieni
Rendi la SCUOLA sempre più
un luogo di crescita culturale e relazionale
nel pieno rispetto della dignità della persona umana
e della libertà educativa della famiglia,
per crescere come uomini e donne
inaugurando così un nuovo umanesimo.
Spirito Santo Vieni
Allarga il cuore di ciascuno di noi,
per accogliere le periferie esistenziali dell’umano
e irradiare ogni PIAZZA con la “fiamma Divina” della creazione
attraverso la cultura dell’incontro e relazioni sociali di comunione nella differenza.
Spirito Santo Vieni
Sostieni il nostro corpo come sacramento primordiale
affinché negli ambienti dello SPORT
le relazioni agonistiche siano vissute
nel rispetto reciproco e nella solidarietà fraterna.
Spirito Santo Vieni
Permetti a ciascuno di noi di esplorare il WEB
senza affogare nell’eclissi della differenza e
favorendo la conversione delle relazioni virtuali
in rapporti di autentica umanità.
Spirito Santo Vieni
Preghiamo ancora…
PADRE NOSTRO
Canto: Io lo so Signore
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