«Dobbiamo tornare a scommettere sulla trasmissione della fede in famiglia. Non nel senso che i genitori si trasformino in piccoli teologi che insegnano delle formule a memoria, ma soprattutto nel senso che i genitori facciano pregare i figli e celebrino con loro le feste liturgiche. Abbiamo moltissime splendide occasioni: l’Avvento, il Natale, la Quaresima, la Pasqua, la Pentecoste, le feste dei Santi…. Se ogni famiglia saprà dare anche solo un segno per ognuna di queste feste – non solo nella preghiera, ma anche nel cibo, nei piccoli regali, anche in qualche ornamento esteriore - allora ecco che il bambino avrà appreso senza bisogno di speciali artifizi di memoria, perché questa gli si fisserà indelebilmente nelle cose, nell’esperienza vissuta e quindi memorabile, consentendogli di entrare in modo graduale, simpatico, gioioso nell’atmosfera, nel mondo della fede».
Card. C. M. Martini